mercoledì 20 novembre 2013

Il carcere

Il carcere ti lascia senza parole.
Il carcere è un mondo diverso, assurdo, capovolto. Dove la Giustizia che ti punisce per un reato non riesce però a garantire i tuoi diritti.
Il diritto all'Umanità.
Non c'è acqua calda nei bagni delle celle.
Dire che l'igiene è carente è scontato? E' dire poco.
La struttura di Sollicciano cade a pezzi: ci sono stracci per terra per raccogliere l'acqua che filtra dal soffitto, l'intonaco... vi lascio immaginare.
Dal lavapiedi nelle celle (no, non c'è un bidet!) sale maleodorante un puzzo di fogna e... boh, chissà che roba è.
Le luci non si spengono mai del tutto. Di notte un neon viola illumina i volti addormentati (?) dei detenuti, stretti in tre in una cella di 3x4 metri.
I muri bianchi, le luci al neon, l'unica e sola ora d'aria... e le collette delle associazioni di volontariato per comprare gli occhiali ai detenuti. E' inutile non scappi. Miope ci diventi.
D'estate, nella calura di Firenze, in una struttura completamente in cemento armato come è Sollicciano, non è concesso nemmeno un piccolo ventilatore. Neanche se a pagarlo sono i detenuti stessi.
E poi i soldi. Oh, i soldi!
Una tesserina per le telefonate (molto costose) è garantita a tutti: 5€ sono scalati automaticamente dal cc del detenuto. Bene, direste voi, almeno questo! Ma a volte capita che il detenuto non abbia nessuno da chiamare. Capita che in galera ci finiscono coloro che sono già ai margini della società. Bene, la tesserina è obbligatoria. 5€ obbligatori. Certo, puoi chiedere il rimborso. Il rimborso, capiamoci. In carcere. Va be'. Comunque, se perdi (o ti rubano) la tesserina ti scalano altri 8€ dal cc: ti fanno la multa.
5 e 8 euro. Che sarà mai. Uhm. A parte la crisi, ma quando uno è in carcere, sapete com'è, andare a lavoro non è così semplice. Sempre se viene concesso, è prerogativa di pochi.
In tutto questo se hai bisogno di qualcosa che il carcere non passa c'è la possibilità di far la spesa. Mica alla coop. Dentro il carcere. E la roba costa il triplo.

Un papiro, e parlo io che in carcere ci son stata 2 volte. Ma se riuscissero a parlare LORO...


"Stamani ho avuto questa camera di consiglio per chiedere i primi 45 giorni di liberazione anticipata, il tribunale di sorveglianza me li ha rigettati perché i carabinieri di Prato il 12 febbraio mi hanno denunciata, dicono che mentre ero agli arresti domiciliari ho fatto più di un'evasione, ma non sapevo che anche fuori dalla porta di casa, sul pianerottolo, fosse evasione."

Patrizia, da 'Alice nel paese delle domandine'


2 commenti:

  1. Il dramma non è solo il loro. E' anche delle loro famiglie. Quando ho sentito queste due tracce la prima volta, mi è venuta "una cosa in corpo". Erano in un CD che avevo comprato per l'auto, tra una canzone ed un altra, per "svegliarti", "scuoterti", farti pensare. Ci sono riusciti a pieno, con me.

    Forse ci saranno delle frasi in napoletano, ma per la maggior parte è tutto in italiano.

    Ascolta qui: http://www.youtube.com/watch?v=Wcs9yVBnq34
    E qui: http://www.youtube.com/watch?v=HFYENVLtJ0U

    E poi, beh, due miei pensieri sull'argomento del lontano 2006, del periodo in cui scrivevo ancor alacune parole con la K (brrrr): http://lassassino.ilcannocchiale.it/2006/08/02/ho_conosciuto_due_excarcerati.html

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    1. Il dramma si estende... e non dovrebbe fermarsi alla famiglia d'origine.

      Grazie! E scusa l'enorme ritardo!

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